Il mio rapporto con la fotografia e l’arte visiva si fonda sulla personale passione verso qualsiasi dispositivo in grado di generare immagini e la mia formazione da antropologo culturale, completata durante i miei studi universitari.
Sia in questo campo che nella fotografia mi ha sempre suscitato vivo interesse la ricerca sul rapporto tra gli uomini e gli strumenti: come l’incorporazione di quest’ultimi permetta un’estensione dell’esperienza individuale e un modo per la formazione della propria identità.
Il legame che si ha con le “cose” è uno specchio di valori culturali e storici. Negli anni ho cercato di focalizzare il mio interesse verso gli elementi più adatti a definire la percezione del mio contemporaneo, dando un’attenzione crescente al legame sempre più forte con la socialità virtuale e le tecnologie digitali nella quotidianità. Questi due aspetti sono infatti due punti cardine della mia ricerca, assieme a suggestioni e passioni personali, in particolar modo la narrativa fantascientifica, “parascientifica” e del complotto.

Al momento vivo e lavoro tra Cremona e Milano.