Cavi tra due scrivanie, sparaflashati
una scatola piena di fiammiferi sotto una scrivania
Un scatola di cartone che contiene cd rom
un armadio con dentro delle scatole arancioni
Un computer del comune di milano con una tastiera e un mouse, sopra uno sfondo rosso
Un armadio aperto contenente scatole di cartone arancioni per l'archiviazione di immagini, le scatole hanno scritto sopra il contenuto
Un armadio aperto contenente scatole di cartone arancioni per l'archiviazione di immagini, le scatole hanno scritto sopra il contenuto
Una cartella blu con scritto sopra cose da sistemare, con delle forbici
Un hardisk toshiba visto dall'altro
Un telefono fisso con la cornetta sopra uno sfondo rosso
Cavi tra due scrivanie, sparaflashati
Un casco da lavoro giallo con 2 guanti bianchi su sfondo rosso

“Cose da sistemare” è una ricerca sul lavoro dell’archivista, l’accumulo e l’obsolescenza tecnologica. Lo sviluppo tecnologico e digitale sempre più accelerato spinge inevitabilmente a un’incessante necessità di aggiornamento del proprio Hardware per mantenere una forma di sintonia con il presente. Questo processo è più naturalmente più complesso e in parte controproducente in un archivio dove il moltiplicarsi di dispositivi per l’archiviazione in parallelo alla necessità di fare ordine e sistemare il patrimonio già accumulato sono forze che si trovano a competere per l’attenzione degli archivisti.
L’emergere di uno scontro tra queste parti il più delle volte genera come sottoprodotto un accumulo incoerente di oggetti, fogli, cavi e dispositivi che tendono a crescere indisturbati per anni negli interstizi tra le scrivanie, in fondo negli armadi e tra gli scaffali.
Ho voluto ritrarre le varie specie di oggetti accantonati sia astraendoli con cura dall’accumulo di cui erano parte organica e quindi cercando di trattarli alla pari dei reperti conservati nell’archivio che ritrarli nella loro condizione “naturale” immersi nel loro habitat nascosto o inaccessibile.